A furia di usare mSpy, un programma spia che si installa su un telefonino, mi sono chiesto se spiaresé stessi non sarebbe vantaggioso per ciascuno di noi. Voglio dire: per quel che siamo, potremmo avere bisogno di spiare noi stessi, di esaminarci e porre uno sguardo esternosulla nostra persona. Perché sono arrivato a questa conclusione?
Semplicemente perché, quotidianamente, ci nascondiamo dietro una maschera di bugie che ci nasconde dagli altri. Come è spiegato per esempio nella serie americana Dexter, questa maschera che abbiamo messo su ci serve per:
- integrarcinellasocietà
- passareinosservati
- o ancorapiacereaglialtri
Ma in realtà, siamo differenti da ciò che cerchiamo di apparire. Non siamo dei mostri e nemmenodegli eroi: siamo semplicemente diversi. La prova: ricordate quello che volevate fare quando eravate bambini. Siete riusciti a realizzare il vostro sogno? Fate davvero il mestiereche avreste voluto esercitare? In caso contrario, avete indossatouna maschera di bugie sul viso, impedendovi di riconoscere che la vostra vita non è davvero ciò che voi vi aspettavate.
Ma dopo tutto nessuno può biasimarvi. Semplicemente, di volta in volta nella vita, è bene ricordare le nostre ambizioni della gioventù.
- È bello scoprire, di volta in volta,e fare trasparire le nostre emozioni.
- È bello, infine, spiare sé stessi fino in fondo al nostro inconscio e riportare alla luce la nostra umanità.
In queste condizioni, lo spionaggio può essere paragonato all’introspezione: una facoltà di essere onesti e non potere più mentire. Nella nostra società ossessionata dall’apparenza e quindi dalla menzogna, diventaredel tutto onestiin alcuni momenti è una conquista. È allora che scopriamo che siamo molto meno angelici rispetto a ciò che lasciamo trasparire in pubblico. Abbiamo commesso degli errori, alcuni errori lungo la strada, abbiamo fatto alcuni sbagli e abbiamo mentito. L’unico problema che si pone è quello di potereconviverci.
Sempre nella serie Dexter, l’eroe si qualifica come « mostro » e lui stesso sostiene di avere due facce opposte:
- • un volto per il publico
- • un volto per ciò che è realmente
Tuttavia, Dexter ha questa scusa di non sapere realmente chi sia, essendo un bambino adottato senza avere un ricordo della sua infanzia. Qualcosa di anomalo è accaduto quando era piccolo, questo è certo. Ma anche noi, ci trasciniamo la nostra infanzia come gli altri trascinano un fardello. Anche noi ci siamo evoluti crescendo, trasformandoci a volte. Il vero ‘noi’,
- • è quello che eravamo da bambini?
- • o è quello che siamo diventati ?