Quello che è vero, è che la nostra società contemporanea idealizza “il cattivo della storia” e tende a diffondere l’idea che essere troppo gentili sia un brutto difetto che non ripaga mai.
I media, i film, le immagini che vengono trasmessi in generale fanno diventare eroe chi è il più duro, a volte il più crudele. Essere cattivi diventerebbe una qualità. Questo articolo vuole proprio spiegare l’idea inversa: e se, in realtà, fosse il gentile a vincere sempre?
L’idea del gentile troppo bello e troppo stupido
È questa l’idea che viene lanciata: quando si è troppo belli, si è anche troppo stupidi. Eppure non credo che il cattivo viva bene la sua condizione:
- il cattivo non vive bene
- il cattivo ha anche dei rimorsi
- il cattivo ha una cattiva coscienza
Volete degli esempi? Lo spacciatore che è ossessionato dall’idea di essere ascoltato dagli stupefacenti. Il violento che si dà colpa di avere alzato le mani.
L’idea del cattivo che vince sempre
C’è una tendenza che ci fa credere che il più cattivo vince sempre perché utilizza tutti i mezzi. E se in realtà accade l’opposto? E se in realtà, chi perdona è colui che ne esce vittorioso?

- Chi perdona vive bene con sé stesso
- Non ha la coscienza sporca
- Può ricominciare senza preoccuparsi del passato
L’atmosfera di una società gioca molto sull’idea che si fa sulla bontà o sulla cattiveria. E ho l’impressione che, al momento, siamo arrivati ad un punto di svolta generazionale:
- Abbiamo applaudito a lungo chi aveva le corna più lunghe
- Ritorneremo in un prossimo futuro all’idea di gentilezza che alla fine vince sempre
Qual è la vostra idea a tal proposito ?
Pensate che essere troppo gentili sia un handicap o al contrario una forza? Aspettiamo le vostre esperienze nei commenti qui sotto!