Ho già parlato su questo blog di The Joy of Tech, un fumetto online, nella lingua di Shakespeare, che parla della cultura digitale.
Ogni giorno viene pubblicata una scena, ancora una volta il 17 gennaio scorso la loro penna ha fatto centro :
http://allthingsd.com/20120217/iphone-address-book-rage-comic/
Si vede un Nerd che si irrita perché un’applicazione si infiltra nel suo computer senza che egli abbia dato il suo permesso. Al contrario, sul suo smartphone, accetta facilmente che le sue applicazioni abbiano accesso alle sue informazioni personali.
Questo fumetto basta a sé stesso, quando mi chiedono perché mia moglie mi fa installare mSpy sul suo telefono cellulare. Se installo mSpy sullo smartphone di mia moglie, accedo dal mio computer a tutti gli SMS che lei scambia, so chi la chiama, chi lei chiama, le informazioni sulle sue comunicazioni e anche le foto e le email che scrive.
In breve, questo software spia per cellulare svolge perfettamente il suo compito, e chi mi sta vicino mi chiede perché mia moglie mi permetta di farlo. La risposta si trova in questo fumetto: ogni giorno, volontariamente o senza saperlo, voi stessi lasciate accedere molti software ai vostri dati personali nella vostra vita quotidiana.
Centinaia di applicazioni hanno accesso al vostro Facebook, Twitter, al vostro computer ed anche al vostro telefono personale. E’ tutta questione di volontà. Spesso, quando si chiede alla persona se acconsente che si acceda ai suoi dati, lei dice sì senza batter ciglio. Quindi, se una coppia sente il bisogno di sapere l’uno dell’altro, perché non porre semplicemente la domanda?
==> Scaricare l’applicazione mSpy<==
Fonte articolo : Garante per la protezione dei dati personali